Auto Elettrica ? - MECANIX

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LA SOLUZIONE  ELETTRICA PER LA MOBILITA
RIFLESSIONI – DOMANDE  E  RISPOSTE:
La Motorizzazione elettrica non da luogo ad emissioni durante l’uso è vero ma come viene, e come  sarà  prodotta l’energia elettrica ?  Ciascuna nazione, con grandi differenze, in proporzioni e in tipologia di impianti produce energia elettrica da:   
CENTRALI TRADIZIONALI : elettricità prodotta da centrali nucleari (senza emissioni dirette  ma …?!!!? e in Italia siamo a 0), da centrali  idroelettriche,  le uniche senza emissioni (ma sono e saranno poche). Per le centrali a CARBONE, GAS, TURBOGAS … IDROCARBURI – GASOLIO in genere derivati dal petrolio, pur in maniera differente, sono risorse che sappiamo stanno diminuendo, ed il cui utilizzo, pur con sistemi di filtrazione, da luogo ad inevitabili emissioni che sono all’evidenza di tutti. Nel migliore dei casi arrivano al 60% nominale di rendimento...energia che con le varuie trasformazioni e con il trasporto arriva al 45%.
CENTRALI ENERGIA RINNOVABILE: eolica , fotovoltaica, solare termodinamico. Tralasciando considerazioni sul bilancio di emissioni che la produzione di pannelli fotovoltaici ha causato, (su cui si sarebbe comunque da discutere), per ciascuno di questi sistemi per i quali ci sono voluti svariati decenni per raggiungere quote attuali di produzione  di circa il 20-30% sul totale, con  limiti oggettivi gli impianti non sono installabili ovunque  e quindi realizzabili e, una auspicata crescita, comunque richiederà decenni.
Premesso che ogni nazione, per dove è situata, per risorse naturali a disposizione, per politiche e scelte energetiche attuate o meno nei decenni scorsi,  ha caratteristiche proprie. E’ bene ricordare ad esempio che con migliaia di pale eoliche installate in mare aperto, addirittura per alcuni giorni nei Paesi Bassi,  c’è stato surlpus di produzione, con pagamento negativo (-100 euro x MW) dell’energia immessa in rete. In Germania per un giorno si è raggiunto ca. il 60% della produzione sempre con pale eoliche… nazioni ben disposte e dotate di impianti ma sempre pronti ad utilizzare le, sempre e comunque in funzione, centrali nucleari.
CENTRALI NUCLEARI che per decenni, l’ltalia in buona parte, acquistandone l’energia così prodotta, ha contribuito a pagarne i costi dell’impianto.
Pur con tutte le problematiche connesse, è auspicabile che  l’energia solare di base “gratuita” e  pulita debba svilupparsi e ampliarsi con grandi, enormi investimenti finanziari, ma tenendo conto dell’ubicazione se eolico (OFFSHORE IN MARE) e fotovoltaico di vario tipo effettivamente su terreni marginali o su capannoni che  stranamente, anche se incentivati da tariffe fortemente remunerative, non hanno aderito ai vari conti energia che comunque “pesano” sulle tasche di tutti i cittadini.   
Ritornando ad una situazione che per 20-30 anni ci vedrà obbligatoriamente nella situazione attuale (o con micro variazioni) ribadendo ogni nazione ha sue differenti realtà … in generale un auto elettrica non da luogo direttamente ad emissioni ma:  
L’ELETTRICITA’ E’ E SARA' PRODOTTA CON APPARATI, IMPIANTI, E-O MOTORI CON EMISSIONI E INQUINAMENTO CHE CI SARANNO ECCOME! . IL PROBLEMA  E’ SOLO SPOSTATO DA ALTRE PARTI.
La mobilità elettrica, per alcune situazioni è sicuramente una soluzione che ha, ed avrà un suo spazio nelle città ma, a meno di improbabili  invenzioni di free-energy  (le leggi conosciute della fisica, per ora non ammettono miracoli) almeno per  i prossimi 30-40 anni, non potrà avere una diffusione tale da essere alternativa ad attuali sistemi e quindi ridurre i problemi di inquinamento e lo sfruttamento delle risorse naturali che vanno ad esaurirsi.
RESTANDO IN ATTESA DI:
  • nuove reti di trasmissione elettrica ad alta conducibilità e bassa perdita:
  • nuove migliaia di  grandi impianti eolici, fotovoltaici di vari tipo;
  • nuove batterie ad alta capacità, fatte con materie prime reperibili, di durata quantomeno accettabile;
  • nuovi impianti nel 2050 in Italia-Europa, (in Inghilterra forse nel 2030 ?! in Cina tra cinque anni ?! )  con la prova sperimentale di un impianto nucleare a fusione nucleare che, sperando dia indicazioni positive, dopo altri 10-15 anni, potrà dare il via alla costruzione delle prime centrali ECOnucleari.
Speriamo in future soluzioni, ma nel frattempo sarebbe oportuno cercare di risolvere i problemi esistenti.
   
ORA DIAMO RISPOSTE A QUESTE SEMPLICI COSTATAZIONI – DOMANDE SULLA MOBILITA’ ELETTRICA:
RENDIMENTO:  se visto nella globalità una vettura elettrica ha un rendimento basso ( dal 19 al 36%) in quanto l’energia prodotta all’origine, trasformata, trasportata ed  effettivamente utilizzata, si perde in gran parte per strada;
INQUINAMENTO DIRETTO: il problema non risolto è solo spostato dalla città… alle … centrali, ma l’aria è dovunque !;
ELETTRICITA’: Cosa succederebbe se si incrementasse (in maniera consistente) la richiesta di elettricità?
Non c’è molto surplus  di elettricità per cui ci sarebbe la necessità di altre ( tantissime) centrali nucleari o tradizionali … e quanto tempo ci vorrà per costruirle  ??. e poi ci sarebbe il problema delle reti elettriche, che dovrebbero sopportare ben altro carico… naturalmente si possono rifare e raddoppiare le reti….!;
BATTERIE:  a meno di improbabili invenzioni (mai perdere la speranza in batterie a mirtillo o succo di limone ?!) le batterie, che sono il cuore dell’auto, hanno bisogno di materiali rari per cui indisponibili in quantità (è ragionevole pensare a problemi che si intravedono di reperibilità di litio);  
BATTERIE INQUINAMENTO: sono evidenti (e grandi) le problematiche di inquinamento primario per l'estrazione , la lavorazione e produzione delle batterie, poi ci sarà anche lo smaltimento… magari non l’avremo sotto casa… ma è un grosso problema di cui si deve tenere conto;
BATTERIE COSTI:attuali e futuri saranno soggetti ad una variabile che, una maggiore richiesta farà inevitabilmente lievitare (sempre ammesso che i minerali rari, oggi estratti in 5/6 miniere al mondo siano disponibili) ;
TEMPI DI RICARICA: oltre alla creazione di una costosa rete di distributori, i cui tempi  di realizzazione saranno inevitabilmente lunghi, la soluzione delle super-ricariche stressano le batteria da dimezzarne la durata…( costi !!!!);
COLONNINE DI RICARICA: ad una rete distribuita di colonnine, certamente sita nelle stazioni di servizio attuali, dovrà incontrare una problematica di installazione domestica ( nella villetta ovviamente no problem) ma in caso di aree comuni condominali molto difficilmente si potranno trovare accordi su costi, spazi da destinarsi, priorità di utilizzo…!!!,  
AUTONOMIA: per ora, è risaputo che l’autonomia è relativa, 50-100-150 km per cui o è una vettura cittadina e va bene, oppure è una supercar (300 km), comunque destinata a pochi.
ESTATE – INVERNO: nei mesi invernali ed estivi, soprattutto nelle città si avrà una forte riduzione dell’autonomia in quanto l’energia verrà spesa per riscaldare o raffreddare … bisognerebbe quanto meno  tenerne conto…e non far finta di niente ?!
COSTI: elevati diretti e indiretti che, con una serie di limitazioni, la rendono destinata a pochi che possono permettersi due –tre auto in garage;
ELETTROMAGNETISMO: sicuramente un forte incremento di energia trasportata dalle reti da una parte all’altra qualche influsso l’avrebbe ... Si parla di problemi esistenti con le microemissione di energia di un cellulare … figurarsi  con una fortemente aumentata  “circolazione” enorme di energia elettrica.  L’elettrosmog  esiste ed è risaputo !.

QUESTE SONO CONSIDERAZIONI PRATICHE E INCONTROVERTIBILI:
Per l’Italia ma in fondo per tutti i paesi dovuque Immaginatevi persone che si devo spostare oppure i turisti del nord Europa che, per raggiungere le località del Sud Italia impiegano 3-4 giorni (minimo)  all’andata e altrettanti al ritorno… un viaggio o una bella vacanza passata a ricaricare le batterie.
L’orizzonte temporale di produzione elettrica pulita e diffusa è molto, molto lontano per cui, senza concentrarsi in analisi e proiezioni con decimali, è inevitabile che almeno per i prossimi 30 anni, la motorizzazione elettrica, anche nella migliore delle ipotesi,  avrà una diffusione limitata, ad un massimo del 10% (con 1000 problemi a monte da risolvere) …e  magari  20%   (con 1000x1000 ostacoli).
La mobilità totalmente elettrica sarà comunque limitata, per un utilizzo cittadino e comunque riservata a pochi.
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